Cos’è l’artrite reumatoide, quali sono i sintomi?

L’artrite reumatoide è un’infiammazione cronica, autoimmune, progressiva, sistemica e invalidante.

Questa patologia colpisce soprattutto le articolazioni, ma può arrivare anche a tanti altri organi come reni, polmoni e cuore.

Sintomi dell’artrite reumatoide

I sintomi principali dell’artrite reumatoide sono gonfiore, dolore, rigidità, limitazione dei movimenti e sensazione di calore alle articolazioni colpite, che si manifestano soprattutto al mattino e dopo aver riposato.

Gli altri sintomi associati a questa patologia sono malessere generale, affaticamento e senso di stanchezza e debolezza.

Le articolazioni colpite inizialmente sono relativamente piccole come quelle di mani, piedi, polsi e caviglie. Con il passare del tempo l’artrite reumatoide si espande alle articolazioni più grandi come gomiti, ginocchia, mandibola e spalle.

Come abbiamo detto, questa patologia è sistemica per cui possono essere coinvolte anche altre parti del corpo che non sono articolazioni, in particolar modo polmoni, reni, pelle, occhi e cuore.

Purtroppo, i sintomi tendono a presentarsi ciclicamente e i periodi in cui sembra non esserci alcun dolore sono seguite dall’attivazione dell’infiammazione che si presenta, inizialmente, con sintomi simili a quelli dell’influenza a cui segue la comparsa del dolore vero e proprio, che può variare di intensità e durata.

L’artrite reumatoide colpisce l’1% della popolazione e tende a comparire tra i 40 e i 60 anni, anche se vi sono casi sia precoci sia tardivi.

 

Cause dell’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide non ha una sola causa ma sono molti i fattori che sembrano influire sulla sua comparsa anche se, attualmente, non si hanno molte certezze in merito.

Tra i fattori di rischio più certi vi è quello ereditario, quindi una predisposizione genetica, e alcune infezioni virali.

Quindi, se una persona è geneticamente predisposta all’artrite reumatoide, vi è un’alta possibilità che in seguito a un evento ambientale scatenante vi sia una risposta autoimmune dell’organismo, cioè che il sistema immunitario risponda a questo evento con un’infiammazione cronica che danneggia progressivamente le articolazioni.

Le infezioni virali che possono scatenare questa reazione autoimmune sono Epstein-Barr Virus e Human Herpes Virus 6.

Inoltre, altri fattori di rischio possono essere fumo, stress e cattiva igiene orale che può provocare una proliferazione di Porphyromonas gingivalis a causa della parodontite.

Inoltre, gli studiosi stanno valutando anche se una bassa presenza di vitamina D nell’organismo possa, in qualche modo, essere un fattore di rischio o solo una conseguenza dell’artrite reumatoide.

Stress ossidativo e artrite reumatoide

Purtroppo, non è possibile guarire dall’artrite reumatoide ma seguendo trattamenti appropriati è possibile convivere meglio con questa patologia.

Le cure mirano tutte a combattere le infiammazioni e, possibilmente, a ridurle.

Uno studio pubblicato nel 2004 ha rivelato come il metabolismo dell’ossigeno svolga un ruolo molto importante nella comparsa e recidività dell’artrite reumatoide in quanto i processi di infiammazione provocano la sovraproduzione di radicali liberi da cui consegue lo stress ossidativo.

Mentre uno studio recente, pubblicato nel 2020, ha sottolineato che lo stress ossidativo contribuisce negativamente alla debolezza muscolare e muscolo-scheletrica provocata dall’artrite reumatoide.

Da questi studi è possibile dedurre come una corretta ossigenazione cellulare possa aiutare a combattere lo stress ossidativo e, quindi, le infiammazioni.

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