Cosa sono i radicali liberi? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere

Cosa sono i radicali liberi? Sono molecole o atomi caratterizzati da un elettrone in meno. A causa di questa caratteristica chimica, cercano costantemente, di tornare all’equilibrio originario, rubando all’atomo vicino. La conseguenza più grave di questo processo, è la formazione a catena di molecole sempre più instabili. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Radicali liberi: come si formano

La produzione di radicali liberi è un processo fisiologico, che si verifica all’interno di ogni cellula, soprattutto in quelle zone che utilizzano l’ossigeno per produrre energia (mitocondri). Infatti, quelli più conosciuti sono derivati dell’ossigeno (ROS Reactive Oxigen Species) o dell’azoto (RNS Reactive Nitrogen Species). Dato che, non è possibile impedirne la formazione, il nostro organismo ha sviluppato diverse soluzioni antiossidanti per proteggere la parte funzionale e strutturale delle molecole dall’attacco dei radicali liberi.

Spesso però, fattori esterni come fumo, farmaci, alcool o sostanze inquinanti possono compromettere questa barriera difensiva e creare una situazione di squilibrio (chiamata stress ossidativo). Anche una dieta ricca di grassi e sostanze tossiche come l’acroleina ( presente negli alimenti fritti), può determinare la formazione di radicali liberi e distruggere questa barriera di difesa.

Infine, c’è una stretta correlazione tra l’attività fisica e la formazione dei radicali liberi. Questo perché, durante il metabolismo energetico, la maggior parte dell’ossigeno viene utilizzato per produrre acqua, ma una piccola percentuale invece ( di solito compresa tra il 2% e il 5%) genera la formazione di queste minuscole molecole. A questo proposito quindi, diventa fondamentale, avere uno stile di vita equilibrato, modificare al meglio le nostre abitudini quotidiane e assumere la giusta quantità di alimenti antiossidanti.

La teoria dei radicali liberi di Denham Harman 

Nel 1995 il Prof. Denham Harman dell’università del Nebraska, formulò una teoria basata sulle osservazioni chimiche dei radicali liberi nei sistemi biologici. Questa teoria determinò un passo avanti fondamentale, nella speculazione e nella comprensione dei meccanismi dell’invecchiamento scientifico:

“In condizioni fisiologiche vi è uno stato di equilibrio tra la produzione endogena di radicali liberi e la loro neutralizzazione da parte di meccanismi antiossidanti. Quando invece prevale la produzione di radicali, si viene a determinare un danno che a lungo andare procura una progressiva usura di corpo e mente. Il danno da radicali liberi colpisce soprattutto il DNA, ovvero il patrimonio genetico, e i mitocondri, ovvero le strutture indispensabili per la produzione dell’energia”.

In altre parole, la produzione di radicali liberi è un evento fisiologico generato in massima parte dall’ossigeno. Infatti, il 95% dell’ossigeno che respiriamo viene impiegato per produrre energia, il 5% invece, si trasforma in radicali liberi. Quando prevale la produzione di queste molecole e l’azione antiossidante non riesce a contrastarle, quest’ultime attaccano le due parti fondamentali della cellula: i mitocondri (gli organuli che presiedono la respirazione cellulare) e le membrane, fino a causare la loro morte. Particolarmente esposte a questo processo sono le cellule dell’epidermide, fatto da cui deriva la comparsa di macchie e rughe sulla pelle. Possiamo affermare quindi, che la formazione dei radicali liberi è una delle cause principali dell’invecchiamento.

Per questo motivo, è importante contrastare la loro formazione, attraverso una dieta equilibrata e ricca di alimenti antiossidanti, oppure, con l’aiuto di integratori che combinano diversi elementi utili a questo scopo. Tra cui: il collagene idrolizzato insieme ad una potente combinazione di antiossidanti come Acai, Melagrana e vitamina C. Inoltre, l’ossigeno nascente in carica negativa, si lega ai radicali liberi, neutralizzandoli e trasformandoli in molecole di ossigeno biodisponibile. Per questo motivo, sono efficaci sia come uso orale, sia come applicazione locale (uso topico).

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