Diabete, ossigeno e inquinamento

Il diabete mellito, comunemente noto come diabete, è una malattia metabolica caraterizzata da livelli troppo elevati di glucosio nel sangue. L’ insulina è un ormone, prodotto dal pancreas, che serve per trasportare  lo zucchero dal sangue alle cellule per essere immagazzinato o utilizzato per produrre energia. In caso di diabete, il nostro organismo non produce abbastanza insulina o non riesce ad utilizzarla in un modo efficace.

 

Esistono 2 tipi principali di diabete:

Il diabete di tipo 1 – questo tipo di diabete è una malattia autoimmune, dove il sistema immunitario distrugge le cellule specializzate del pancreas che producono l’insulina.

Il diabete di tipo 2 – in questo caso il nostro organismo diventa resistente all’insulina e i livelli del glucosio iniziano a salire.

 

Diabete e inquinamento atmosferico

L’inquinamento è legato ad una vasta gamma di problemi di salute come malattie del apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, endocrine, declino cognitivo e molte altre. L’organizzazione mondiale della sanità ha confermato che l’inquinamento atmosferico può causare vari tipi di tumori.

L’inquinamento atmosferico è una combinazione di sostanze naturali ed artificiali che quando entrano nel nostro organismo possono causare una serie di danni molto importanti e potenzialmente fatali. Molto spesso pensiamo che sia solo il problema dell’aria all’esterno, ma molto spesso è proprio l’aria che respiriamo dentro gli spazi chiusi come le nostre case, che contiene tantissime sostanze irritanti e nocive per la nostra salute. Alcune di queste sono i gas rilasciati dalla costruzione, prodotti per la pulizia della casa, vari prodotti per bellezza e cura del corpo che contengono sostanze chimiche sintetiche come formaldeide, acetone, etc., fino ad escrementi di parassiti, peli di animali domestici, fumo di tabacco, muffa…

 

Numerosi studi hanno confermato che l’inquinamento e il diabete di tipo 2 sono correlati. L’esposizione agli agenti inquinanti aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, ma non il diabete di tipo 1. Uno studio in particolare ha dimostrato che le persone che abitano nelle aree più colpite dall’inquinamento atmosferico hanno i livelli di glucosio nel sangue più alto delle persone che vivono in aree meno inquinate.

Secondo i ricercatori, le sostanze inquinanti causano una serie di infiammazioni nel nostro organismo per le quali il sistema immunitario va in tilt per compensare l’infiammazione insieme al sistema nervoso autonomo. Questo causa la diminuzione del metabolismo del glucosio, aumento del cortisolo, l’aumento del peso e molto altro. Tutti questi fattori insieme portano alla resistenza all’insulina che a sua volta provoca il diabete di tipo 2.

Invece per sviluppare il diabete di tipo 1 bisogna avere una predisposizione genetica. Per quanto riguarda i fattori ambientali e il diabete di tipo 1, esiste solo l’ipotesi che alcuni virus possano portare alla comparsa della malattia nei soggetti geneticamente predisposti.

 

Che ruolo ha l’ossigeno in tutto questo?

L’ossigeno è una necessità per la vita, essendo vitale per molte funzioni nelle cellule del corpo.

L’ossigenazione dei tessuti consente la trasformazione del glucosio in energia utilizzabile dall’organismo, quindi se manca l’ossigeno i tessuti insulino-dipendenti saranno meno efficienti nell’utilizzo di glucosio. Questo porterà ad un aumento della resistenza all’insulina.

L’ossigeno è importantissimo per il sistema immunitario, per tenere lo stress e l’infiammazione ai livelli sopportabili.  Quindi l’ossigeno gioca un ruolo importante nella prevenzione dello sviluppo del diabete di tipo 2.

Non solo per questo motivo, ma anche perchè il diabete di tipo 2 è collegato con lo stress ossidativo, cioè l’iperproduzione dei radicali liberi e l’incapacità del nostro sistema di difesa antiossidante nel neutralizzarli. Lo stress ossidativo è una delle cause principali di moltissime malattie, alcune potenzialmente letali e una di quelle è il diabete di tipo 2.

E  infine, un altro collegamento molto importante è quello della formazione dell’emoglobina glicata, una glicoproteina che ci aiuta a capire l’andamento della malattia nel tempo. L’emoglobina è la proteina contenente ferro ed è presente in tutti i globuli rossi. L’emoglobina consente ai globuli rossi di legarsi all’ossigeno nei polmoni e trasportarlo ai tessuti in tutto il corpo.

Quando i livelli di glucosio nel sangue sono alti, le molecole di glucosio si legano in modo irreversibile all’emoglobina nei globuli rossi formando l’emoglobina glicata.

Più a lungo si verifica l’iperglicemia nel sangue, più il glucosio si lega all’emoglobina che di conseguenza diventa glicata. Il problema sta nel fatto che l’emoglobina glicata è meno efficace nel trasporto dell’ossigeno dell’emoglobina normale, perchè l’ossigeno rimane su l’emoglobina glicata invece di essere consegnato. Quindi le persone che hanno i livelli alti di zucchero nel sangue potrebbero avere una riduzione drastica dell’ossigeno totale nel sangue arterioso con conseguenze potenzialmente disastrose per l’organismo. Leggi anche il nostro articolo su Ipossia.

L’ossigenazione cellulare gioca un ruolo molto importante in questi casi, riducendo di molto le conseguenze potenzialmente letali di una malattia che se non curata in tempo potrebbe devastare l’organismo.

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