Malattie autoimmuni e stress ossidativo
Lo stress ossidativo aumenta il rischio di sviluppare molte patologie, tra cui le patologie neurodegenerative (Morbo di Parkinson, Morbo di Alzheimer, sclerosi multipla, ecc.) e le malattie autoimmuni (ad esempio artrite reumatoide, diabete mellito, vasculite, malattie infiammatorie croniche intestinali e tante altre).
Cosa sono le malattie autoimmuni?
Le malattie autoimmuni possono interessare specifici organi e tessuti ma anche interi apparati e si dividono in:
- Malattie autoimmuni sistemiche, ovvero quelle patologie che si estendono in tutto l’organismo e coinvolgono gli anticorpi come l’artrite reumatoide e la sclerosi sistemica;
- Malattie autoimmuni circoscritte a un solo organo/tessuto come il diabete mellito di tipo I e le malattie autoimmuni che colpiscono la tiroide.
Tra le probabili cause delle malattie autoimmuni troviamo alcuni fattori che influiscono molto, ovvero la predisposizione genetica, fattori ambientali e stile di vita, ma molti studi confermano che anche lo stress ossidativo svolge un ruolo da non sottovalutare.
Come lo stress ossidativo interviene nelle malattie autoimmuni
Durante le normali funzioni delle cellule, gli scarti metabolici prodotti sono i radicali liberi, che vengono poi smaltiti normalmente tramite gli agenti antiossidanti presenti nelle cellule stesse.
Quando, invece, lo stato di salute di una persona non è ottimale o ci sono dei fattori o delle patologie che impediscono il corretto funzionamento dell’organismo, le cellule producono troppi radicali liberi che non riescono ad essere eliminati dagli agenti antiossidanti.
I radicali liberi, a questo punto, attaccano la cellula e ne causano la degenerazione e la morte precoce, questa condizione di disequilibrio si chiama stress ossidativo.
Lo stress ossidativo, infatti, attiva in modo anormale i leucociti che intensificano l’infiammazione e causa anche la sovraproduzione di sostanze antagoniste a quelle antiossidanti, peggiorando ulteriormente la condizione di ossidazione e infiammazione delle cellule.
Infine, l’infiammazione dalle cellule si estende a interi tessuti e organi.
Quindi, lo stress ossidativo è sia tra le cause sia tra le conseguenze delle malattie autoimmuni.
In linea generale, come spiegato in questo studio, lo stress ossidativo porta all’iperattivazione delle cellule immunitarie con una conseguente infiammazione cronica che, sommata a una combinazione di fattori genetici e ambientali, porta a sviluppare le malattie autoimmuni.
Quindi, lo stress ossidativo modifica negativamente il DNA sollecitandolo a produrre particolari anticorpi responsabili dell’intensificazione dell’infiammazione che, a questo punto, diventa cronica.
In un’indagine del 2014 venne evidenziato come lo stress ossidativo interviene nelle malattie autoimmuni cutanee come la psoriasi, la vitiligine, l’alopecia areata e altre: la pelle, essendo la parte più esposta del corpo, è soggetta sia ad agenti interni sia esterni all’organismo e, quindi, ad una ossidazione maggiore.
Sono molti gli studi che evidenziano lo stress ossidativo nelle malattie autoimmuni.
Ad esempio, in questo studio del 2019, si riportano le ricerche fatte su due malattie autoimmuni, ovvero la vitiligine e la tiroide di Hashimoto che hanno in comune non solo la tossicità autoimmune condizionata dallo stress ossidativo.
Infine, uno studio molto recente (del 2020) sostiene come è importante fare ulteriori ricerche su come agisce lo stress ossidativo nelle malattie autoimmuni: lo scopo è quello di trovare, in futuro, una cura definitiva per curare queste gravissime patologie da cui attualmente non si può guarire.
Contrastare lo stress ossidativo con l’ossigenazione cellulare
Una buona ossigenazione cellulare può contrastare lo stress ossidativo neutralizzando i radicali liberi.
Gli integratori alimentari di ossigeno possono intervenire direttamente apportando più ossigeno al sangue che, circolando in tutto il corpo, lo distribuirà adeguatamente aiutando l’organismo a contrastare lo stress ossidativo.